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MANOU GALLO 

 

Un viaggio ritmico nel continente nero tra afro-beat nigeriano, rumba zairese, makossa camerunense e salsa africana, queste le coordinate per entrare nel mondo di Afro Bass Fusion, il nuovo album di Manou Gallo in uscita il 14 ottobre.

Tra le più dotate bassiste dell'attuale panorama afro-fusion, questo nuovo lavoro arriva a distanza di quattro anni dall'ultimo Afro Groove Queen (Contre-Jour, 2018), un album acclamato da critica e pubblico con featuring importanti, da Bootsy Collins a Sabine Kabongo fino a Chuck D.
 
In questo quinto lavoro, Manou Gallo rende omaggio ai grandi della musica come Fela Kuti, Manu Dibango, Franco Luambo, Aïcha Kone, Soro N'Gana e Marcelin Yacé, con un ospite illustre come il jazzista Christian McBride in Emotion: "Uno stile afro fusion tra il contrabbasso di Christian e il mio basso, una poliritmia che  mantiene il groove. Esprime anche le emozioni della mia infanzia", commenta Manou Gallo. Tra gli altri ospiti, Marie Daulne e Sabine Kabongo delle Zap Mama.

 

Se la la title track è basata sulla poliritmia abodan, un ritmo tradizionale ivoriano che accompagna i suoni sincopati e melodiosi del basso, mentre piano, balafon elettrico e tromba ci portano in un universo immaginario, numerose sono nelle altre tracce le contaminazioni con il jazz fusion, funk e rap.

Manou Gallo mette il suo basso al centro di questo album, potente e protagonista. Un omaggio speciale è rappresentato dalla sua versione di Soul Makossa di Manu Dibango che compie mezzo secolo di vita nel 2023: "Hai fatto sognare un'intera generazione e sono orgoglioso di riprenderla. Grazie Papa Manu Dibango per il tuo sorriso, la tua gentilezza, il tuo sostegno e il tuo umorismo", continua.
 
Originaria della Costa d'Avorio e residente da venticinque anni in Belgio, polistrumentista, cantante e ballerina dei Woya, uno dei gruppi più famosi della costa ivoriana, Manou Gallo ha attraversato l'Africa per lunghi tour. Nel 1997 arriva in Europa e diventa la bassista delle Zap Mama esibendosi nei più prestigiosi club e festival europei e americani. Nel 2003 intraprende la carriera solista e un anno dopo registra l'album Dida (Zig Zag, 2004), a cui fanno seguito Manou Gallo (Zig Zag, 2006), Lowlin (Zig Zag, 2009) e il sopracitato Afro Groove Queen (Contre-Jour, 2018).
 
Dal vivo si esibisce con diverse formazioni come Manou Gallo Women Band, Groove Orchestra, Acoustic Africa e Music Machine, e grazie alla presenza scenica e incredibile tecnica è una delle leader mondiali della scena afro-europea.


Eccezionale virtuosa del basso, tra i tanti musicisti che ha affiancato, in studio e dal vivo, ci sono anche Bootsy Collins, Marcus Miller, Wyclef Jean. Nel 2022 ha ricevuto un premio in Benin come miglior strumentista africana.

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