LAUFEY
Bewitched è l'attesissimo nuovo album della compositrice e polistrumentista residente a Los Angeles, in uscita l'8 settembre via AWAL Recordings, anticipato dall'acclamato singolo From The Start. Il 29 febbraio 2024 in concerto ai Magazzini Generali di Milano.
"Come musicista, il mio obiettivo è portare il jazz e la musica classica alla mia generazione attraverso una strada più accessibile", dichiara l'artista di origine islandese-cinese. Lo scorso anno, il suo approccio pionieristico aveva dato i suoi frutti: un'esibizione al Jimmy Kimmel Live! a supporto del primo album Everything I Know About Love, tour sold out in Nord America, Asia, Australia e lo status di artista jazz più ascoltata del 2022, con oltre 425 milioni di streaming.
Elogiato da The Fader, Consequence, NPR e molti altri, l'album di debutto mostrava quello che Laufey definiva il suo lato "romantico senza speranza". Questo nuovo invece ha una visione più matura dei sentimenti. "È un album che raccontava l'amore, verso un amico, un amante o la vita. Parlavo anche di cose come il trasloco dalla mia casa d'infanzia e il primo trasferimento in una nuova città, il diventare adulti. Con questo invece ho sperimentato un po' di più tutto questo, e sto scrivendo della magia dell'amore di essere giovani".
Bewitched è stato co-prodotto insieme a Spencer Stewart (Alessia Cara, Lauv), Laufey ha scritto tutte le canzoni tranne lo standard jazz Misty, e in due tracce (Bewitched e California and Me) è presente anche la Philharmonia Orchestra di Londra.
Ispirato ai grandi del jazz e della musica classica, pur possedendo un punto di vista che potrebbe essere trasmesso solo da una ventenne del XXI secolo, Bewitched rappresenta un'espansione della tavolozza sonora di Laufey. L'ariosa bossa nova From The Start (primo singolo) ha già accumulato 16 milioni di streaming e adesso la ballad Promise, con una struttura classica e arrangiamenti intricati che li rendono immediatamente senza tempo, mentre i testi conferiscono alla musica di Laufey un legame con la prossima generazione di aficionados del jazz e della musica classica.
In autunno, la star del jazz che piace alla Gen-Z partirà con il Bewitched Tour, una serie di concerti - sold out in pochi minuti - in luoghi iconici di tutto il Nord America, incluso il Fillmore di San Francisco, la Thalia Hall di Chicago, la Town Hall di New York e il Theatre at the Ace Hotel di Los Angeles.
Laufey (da pronunciare lāy-vāy) cerca di colmare il divario tra il passato e il presente, tra libri di storia e social media, tra la sala concerti Harpa di Reykjavik e il Troubadour di Los Angeles.
Il grande talento di Laufey risplende dell'idea di musica classica, sia essa classificata come classica o jazz o persino pop da classifica, e la umanizza creando un legame profondo con gli ascoltatori che va ben oltre un semplice premere "play". "Ci sono pochissimi esempi di artisti che un giorno sono sul palco con un'orchestra e il giorno dopo fanno TikTok", osserva seccamente. A cavallo tra questi due mondi, gode di una posizione privilegiata nella musica, e con Bewitched è pronta a salire al livello successivo.
Cresciuta tra Reykjavík e Washington D.C. con viaggi frequenti a Pechino, Laufey si è avvicinata alla musica suonando violoncello e pianoforte, dopo aver scavato nella collezione di dischi del padre si è appassionata agli standard jazz di Ella Fitzgerald. Nel 2020, mentre era ancora una studentessa del Berklee College of Music, ha pubblicato il singolo di debutto Street by Street, finito ai vertici delle classifiche radiofoniche islandesi. Dopo l'EP Typical of Me del 2021, Laufey è stata nominata miglior artista esordiente nel campo del jazz e del blues agli Icelandic Music Awards e ha condotto un suo programma su BBC Radio 3/BBC Sounds.