Letizia Gambi
'Letizia Gambi is a stunning vocalist!' - Sting
Sono due le date italiane di Letizia Gambi, interprete e autrice italiana che vanta collaborazioni con alcune delle maggiori stelle del jazz mondiale, a maggio insieme al leggendario batterista americano Lenny White all'Auditorium Parco della Musica di Roma (11) e al Blue Note di Milano (19) per presentare il nuovo album 'Blue Monday' (ArtistShare), già disponibile sui digital stores e dal 6 maggio in tutti i negozi di dischi.
Cantante e attrice, nata a Napoli e attiva tra Milano e New York, Letizia inizia il suo percorso artistico studiando danza e musical a Londra, recitazione a Milano e nel 2004 si diploma in Canto Jazz alla Civica Scuola di Musica, alla corte di Franco Cerri ed Enrico Intra, svelando la sua grande passione per la musica afroamericana.
Nel 2009 incontra Lenny White, vincitore di sei Grammy Awards, pupillo di Miles Davis, fondatore dei Return To Forever con Chick Corea e Stanley Clarke e “scopritore” tra gli altri di Rachelle Ferrell, Marcus Miller e Chaka Khan.
White affascinato dal suo talento decide di investire sulle sue idee musicali e Letizia vola a New York, dando inizio a un sodalizio artistico importante. Il pluripremiato produttore prende per mano la giovane artista italiana e in diciotto mesi di duro lavoro produce e arrangia 'Introducing Letizia Gambi' (Jando Music, 2012), affiancandole con generosità un cast stellare di pesi massimi del jazz che rispondono al nome di Gato Barbieri, Ron Carter, Chick Corea, Wallace Roney, Patrice Rushen e Gil Goldstein, tra gli altri.
"Lenny White è il mio maestro, è come un secondo padre, ha creduto in me e mi ha cambiato la vita. Ho avuto l'onore di collaborare con dei mostri sacri del Jazz che hanno sposato con entusiasmo e curiosità la mia musica; devo dire che la realtà, una volta tanto, ha superato i sogni perchè non avrei mai osato sognare così in grande! E' una strada difficile, piena di ostacoli immensi e richiede dedizione e sacrifici. Ho imparato tanto e oggi sono una musicista ed una persona migliore ma non smetterò mai di studiare", dichiara Letizia.
Nella patria del jazz l'album viene acclamato da critica e pubblico, si guadagna la considerazioni ai Grammy Awards del 2013 come “Best Vocal Jazz Album” e raggiunge la prestigiosa US Jazz Chart. Si inizia a parlare di 'cultural fusion', un incontro fortunato fra la tradizione melodica mediterranea e la creatività e la sensibilità e il linguaggio jazzistico.
Un anno dopo, nel dicembre del 2013, in un concerto sold out allo storico Jazz Standard di New York Letizia si esibisce con Lenny White, Ron Carter al basso e Patrice Rushen al piano.
Dopo due anni trascorsi in tour tra Stati Uniti, Europa, Giappone e le session del nuovo disco, arriva finalmente Blue Monday, inciso a New York e nuovamente prodotto e arrangiato da Lenny White. Un universo musicale di tredici canzoni che rappresentano una notevole maturità dell'artista italiana, tra soul, jazz, latin e pop, con cinque inediti scritti in coppia con White, reinterpretazioni dell'American Songbook e omaggi all'Italia.
Da 'Recordame' di Joe Henderson (intitolata 'True Love, Remember Me' con le lyrics della coppia White/Gambi) all'inedito 'Under The Moon', pubblicato da Musica Jazz in un cd celebrativo per il centenario della nascita di Frank Sinatra, in collaborazione con la Fondazione Lelio Luttazzi che supporta Letizia con grande affetto. Scritta proprio dall'indimenticabile musicista e direttore d'orchestra triestino per Sophia Loren nel '58, 'Perchè Domani' rievoca il periodo della Dolce Vita, con una nuova sensualità che rivive tra le pieghe della voce di Letizia (che la propone anche in inglese), abbracciata dal piano di Helen Sung (Concorde) e dal violoncello di Jisoo Ok (Sony Classical). E' travolgente invece l'accoppiata 'Sweet Georgia Brown e Dig' che parte con una citazione del 'Coro delle lavandaie' da 'La Gatta Cenerentola' di Roberto De Simone, trasuda puro swing come la versione di Anita O'Day al Newport Jazz Festival del '58 per mutare pelle in 'Dig' di Jackie McLean, incluso nell'omonimo album di Miles Davis. E ancora, dalla mediterraneità di ‘Without you/Senz’e te’ scritta in memoria/ricordo di Pino Daniele alla sua bellissima 'Sulo Pe Parlà' a 'Back To Black' di Amy Winehouse e Mark Ronson, pubblicata anche nel cd allegato al prestigioso mensile americano Jazziz, per tornare a 'But Not For Me' di Gershwin, ispirata ad Ahmad Jamal.
‘Blue Monday’ che dà il titolo all’album è una bossa nova dal testo profondo, già programmata nelle radio americane insieme alla versione rivisitata di ‘Que serà Serà’ brano del '56 incluso nella colonna sonora del film “L’uomo che sapeva troppo” del maestro Alfred Hitchcock e portato al successo da Doris Day.
Tra i musicisti presenti in 'Blue Monday' figurano Ron Carter, Gil Goldstein, Donald Vega, Helen Sung, John Benitez, Lenny White, Hector Del Curto, Dave Stryker e Pete Levin.